Competenze relazionali: cosa sono e perché sono importanti nel CV
Sei curioso di scoprire quali sono le capacità e competenze relazionali utili nel mondo del lavoro?
In questa guida ti spiegheremo cosa sono le cosiddette “competenze trasversali“, a cosa servono e in che modo possono arricchire il tuo curriculum vitae.
Avere una professionalità ben definita è importante per sfondare nel mondo del lavoro, ma spesso non basta. A fare da cornice alle tue competenze tecniche, ci sono le attitudini e le competenze comunicative, importantissime per instaurare una relazione positiva con gli altri.
Se non sai come inserire nel curriculum vitae capacità e competenze relazionali, continua a leggere la nostra guida: iniziamo subito il nostro percorso alla scoperta delle “soft skills” più utili per lavorare.
Competenze personali e comunicative utili nel mondo del lavoro
Dalla flessibilità all’empatia, vediamo subito quali sono le competenze organizzative e gestionali che dovresti possedere per essere avvantaggiato nel mondo del lavoro.
Competenze trasversali: cosa sono?
Prima di scoprire quali sono le competenze relazionali da sviluppare e segnalare nel CV, cerchiamo di dare una definizione di competenze trasversali e di capire perché sono così utili per lavorare con gli altri.
Per competenze trasversali o, per dirla in inglese, soft skills, intendiamo tutte quelle attitudini e capacità che non sono relative ad una professione in particolare.
Al contrario delle competenze professionali, quelle trasversali sono applicabili a contesti molto diversi tra loro e sono utili per lavorare in armonia con gli altri e prendere decisioni nel modo giusto.
Queste attitudini sono indispensabili sia nel lavoro che nella tua attività di studente a Roma, perché ti aiutano ad affrontare i problemi e a gestire con cognizione tutte le possibili difficoltà. Vediamo ora quali sono le capacità e competenze relazionali a cui facciamo riferimento.
Esempi di competenze trasversali
Come abbiamo detto, le competenze relazionali sono fondamentali sul posto di lavoro. Moltissimi recruiter, prima di selezionare un candidato, cercano di analizzare e comprendere la sua personalità, per capire se effettivamente è in grado di integrarsi in quel contesto professionale.
Possiamo dividere le competenze trasversali in diverse aree di riferimento:
- Competenze cognitive
- Competenze organizzative e gestionali
- Competenze relazionali e comunicative
- Competenze personali.
Vediamo insieme quali competenze appartengono alle aree che abbiamo appena menzionato e come compilare un curriculum inserendo queste voci nel modo giusto.
Competenze cognitive
Le competenze cognitive fanno riferimento alle attitudini intellettuali di un candidato e alla sua capacità di gestire e utilizzare un flusso di informazioni. Ad esempio, sono competenze cognitive:
-
Problem solving, ossia l’attitudine ad analizzare e interpretare gli elementi utili
all’identificazione a all’applicazione di efficaci soluzioni anche in situazioni problematiche. Si tratta, in poche parole, della capacità di scomporre un problema in piccole parti e trovare la soluzione più calzante per risolverlo; - Raccolta e elaborazione di informazioni, ossia la capacità di carpire le informazioni e immagazzinarle in memoria, per poi utilizzarle al momento più opportuno;
- Innovazione, cioè l’attitudine ad affrontare un problema cercando di trovare una soluzione nuova ed originale.
Competenze organizzative e gestionali
Le competenze organizzative e gestionali sono quelle che permettono a chi le possiede di saper organizzare il lavoro ed avere il pieno controllo delle proprie attività (e, talvolta, di quelle degli altri).
Tra gli esempi di competenze organizzative e gestionali, menzioniamo:
- Spirito di iniziativa, cioè l’attitudine alla proattività e all’intraprendenza;
- Orientamento al risultato, ossia la capacità di lavorare per raggiungere un obiettivo prefissato, misurandosi con standard d’eccellenza;
- Controllo operativo, cioè la capacità di controllare lo stato di avanzamento di un progetto in relazione alle scadenze.
Competenze relazionali e comunicative
Le competenze relazionali sono fondamentali sul posto di lavoro e sono, senza dubbio, tra le più apprezzate dalle aziende.
Si tratta di tutte quelle attitudini che consentono una buona relazione tra chi le possiede e l’ambiente, dando modo di creare sinergia e armonia tra le persone.
Tra le competenze comunicative e relazionali più importanti, menzioniamo:
- Comunicazione verbale e non verbale, ossia la capacità di comunicare con chiarezza ed efficacia il proprio pensiero. Dal tono di voce alla gestualità, saper comunicare è un’arte che richiede tanto studio ed esercizio;
- Attitudine al lavoro in team, cioè la capacità di lavorare in modo costruttivo insieme ad altre persone;
- Empatia e capacità di ascolto, ossia la predisposizione ai rapporti con gli altri e la comprensione degli stati d’animo delle persone. Si tratta dell’attitudine all’ascolto delle opinioni altrui e la capacità di mettersi nei panni di qualcun altro.
Competenze personali
Ora che abbiamo visto le competenze relazionali più importanti, passiamo alle competenze personali, ossia quelle che valorizzano la nostra figura e aiutano ad integrarsi con gli altri.
Tra le competenze personali più importanti, ricordiamo:
- Flessibilità, cioè la capacità di adattarsi a lavorare nei contesti più disparati, con persone e gruppi diversi;
- Autocontrollo, ossia l’attitudine a controllare le proprie emozioni e i propri stati d’animo, senza lasciare che prendano il sopravvento;
- Fiducia in sé, cioè la capacità di credere in se stessi e di rialzarsi dopo un insuccesso, senza buttarsi giù;
- Leadership, ossia la capacità di trainare gli altri e di prendere decisioni per il bene della collettività.
Dove (e perché) inserire le soft skills nel CV
Ora che abbiamo visto quali sono le competenze trasversali importanti per lavorare, vediamo in che modo integrarle nel CV e perché è così importante.
Come abbiamo detto, le competenze e le attitudini trasversali sono viste di buon grado dalle aziende: secondo diverse ricerche, a parità di competenze, le imprese selezionano le persone con le competenze soft più spiccate, perché ritenute più adatte a lavorare con gli altri.
Tra gli esempi di curriculum in cui potresti menzionare le competenze relazionali, ti segnaliamo il curriculum europeo e quello creativo. In entrambi i casi, seppur con diverse modalità, dovrai mettere in evidenza le tue capacità personali cercando di essere il più specifico possibile.
Scrivere parole inflazionate come leadership o team building non è sufficiente: per convincere i recruiter dovrai spiegare come e perché possiedi determinate competenze trasversali e dove le hai acquisite.
Ad esempio, non limitarti a scrivere nel CV “Buone capacità comunicative e relazionali”, ma aggiungi come hai fatto per acquisire ed affinare queste capacità; scrivi, ad esempio, che hai sviluppato doti comunicative in occasione di progetti di gruppo all’università, o in campo lavorativo grazie a comunicazioni telefoniche e comunicazioni interne.
Facciamo ancora qualche esempio di come valorizzare le competenze trasversali nel CV:
- Empatia e capacità di ascolto, acquisite grazie alla mia esperienza di volontariato presso XYZ;
- Flessibilità e capacità di adattamento, acquisita grazie alla frequentazione di ambienti multiculturali che richiedevano una forte attitudine alla comprensione dell’altro;
- Attitudine al lavoro in team, conquistata grazie al mio precedente lavoro di coordinatore presso l’azienda XYZ.
Quando parli delle competenze trasversali, ti consigliamo di:
- Valorizzare le competenze che più ti servono per il ruolo per cui ti stai candidando;
- Evitare di scrivere cose non veritiere nel curriculum: oltre a farci una pessima figura, rischierai di vivere un’esperienza professionale poco costruttiva.
Hai le idee più chiare sulle competenze relazionali e sul perché sono così importanti?
Siamo certi che, grazie alle indicazioni dell’Università Niccolò Cusano, saprai valorizzarti al meglio nel tuo CV e fare colpo sull’azienda dei tuoi sogni.