Come vengono assegnati i 5 punti bonus della maturità?

Quando si inizia l’ultimo anno scolastico, è comune tra gli studenti iniziare a fare dei pronostici sul voto finale a cui possono ambire alla maturità. Infatti, sulla base di calcoli che coinvolgono i crediti ottenuti nel triennio e il punteggio raggiunto nelle prove, una volta sostenute e superate, si può provare ad abbozzare un risultato.

In realtà, esistono altri punti fuori punteggio che possono essere aggiunti al voto: si tratta dei 5 punti bonus.

Parti dal presupposto che il voto della maturità, come ben saprai, si valuta in centesimi ed è – com’è stato già ribadito – la somma effettiva dei punti di credito accumulati nel corso degli ultimi tre anni, più quelli che si sono ottenuti durante lo svolgimento delle prove d’esame, sia quelle scritte che l’ultima orale.

I punti bonus in questione scatteranno solo ed esclusivamente se lo studente potrà considerarsi idoneo a riceverli, sulla base di determinati requisiti in suo possesso. Quali sono questi requisiti stabiliti dal Miur? Vuoi scoprire se potresti essere potenzialmente in grado di ottenerli? Scoprilo in questo articolo.

In che modo si calcolano i punteggi per il voto della maturità

Il voto della maturità è il coronamento finale degli sforzi perpetrati dallo studente nel corso della sua carriera scolastica. In maniera particolare, il triennio finale è quello in cui l’impegno diventa più intenso se si vuole ambire ad ottenere dei risultati particolarmente positivi. Si parte da un minimo di 60 ad un massimo di 100, come tutti sappiamo. Ma come si fa, nel dettaglio, il calcolo finale per ogni singola prova sostenuta? Ecco la spiegazione che stavi cercando.

Come si fa il calcolo per il voto

Il voto della maturità, quello che sancisce definitivamente il congedo dal tuo istituto superiore, è il frutto dei punteggi seguenti sommati:

  • Crediti formativi che si ottengono nel triennio finale: il minimo ottenibile è di 22, fino ad un massimo di 40 punti complessivi;
  • Voto della prima prova scritta: in questo caso, si viaggia da un minimo di 0 ad un massimo di 20 punti cumulabili;
  • Voto della seconda prova scritta: anche qui, come nella prima prova, si segue lo stesso ragionamento;
  • Voto del colloquio orale finale: la logica delle prime due prove scritte resta inalterata anche per quella orale.

Nel caso di lode, invece, lo studente avrà ottenuto il massimo punteggio nei punti di credito e in tutte le prove. In quel caso, non saranno necessari i punti bonus e la lode scatta per premiare il suo impegno.

Quali sono i criteri per assegnare i 5 punti bonus

Il dubbio che pervade gran parte dei maturandi, è relativo a quelli sono i requisiti che il Miur ritiene indispensabili per poter ottenere o meno i famosi 5 punti bonus che andranno a sommarsi al voto finale. Le condizioni in realtà sono due:

  • Aver ottenuto i 30 crediti al momento dell’ammissione agli esami di Stato;
  • Essere riusciti a totalizzare minimo 50 punti nello svolgimento delle prove.

Di conseguenza, a rigor di logica, la commissione avrà il potere di assegnare i punti bonus a tutti quegli studenti che – senza alcun ausilio – sono riusciti ad ottenere 80 punti. Queste sono le premesse base da cui partire, ma non si esclude che – in sede di valutazione – la commissione possa fare appello ad altri fattori da prendere in considerazione, a seconda del percorso dello studente e dei suoi meriti soggettivi.

Quanto conta il voto di maturità?

Ma quanto è davvero importante uscire dalle superiori con un buon voto? La risposta è sempre relativa a come si vuol procedere una volta ottenuto il diploma.

Se vuoi tentare la via dei concorsi pubblici, il voto potrebbe rivelarsi prezioso. In alcuni contesti lavorativi, inoltre, è proprio esplicitato il voto minimo di partenza che prenderanno in considerazione per selezionare i candidati. In altri contesti, invece, il voto ha un’importanza molto più relativa. Certo, sicuramente è una soddisfazione in più chiudere i cinque anni di scuola superiore con un voto alto; tuttavia, non sempre è così centrale ai fini di uno sviluppo professionale, al netto di alcuni ambienti.

Ora non ti resta che metterti alla prova e affrontare con grinta l’esame.

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Credits Immagine: DepositPhotos / pressmaster


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