Come affrontare la maturità scientifica?

Il momento tanto atteso è giunto anche per te quest’anno: la fine del liceo e la prova finale. Soprattutto, la prova finale.

Il pensiero di dover preparare l’esame di maturità inizia a diventare martellante e, con il passare dei mesi, diventerà sempre più invadente. Ma niente paura, è tutto nella norma: alla fine si tratta di un evento a cui sono sopravvissuti tutti, quindi non è necessario farsi prendere dal panico.

Se vuoi investire sulla tua serenità e sulle strategie utili ad ottenere un buon risultato, senza soccombere allo stress, ci sono degli accorgimenti a cui dovrai far caso per muoverti con il giusto anticipo. In questa guida ti mostreremo i migliori approcci per superare al meglio la maturità scientifica, tenere a bada lo stress e raggiungere i tuoi obiettivi. Iniziamo subito.

Le strategie per superare l’esame di maturità senza problemi

Gli esami di stato sono una prova a cui è meglio iniziare a pensare fin dall’inizio dell’anno, senza inutili ansie debilitanti. Per raggiungere questo obiettivo, bisogna organizzare il lavoro in maniera precisa, aggirando le perdite di tempo.

Ecco i consigli essenziali per procedere al meglio.

Colmare le proprie lacune

Se sei uno studente modello di default e hai la fortuna di non aver lacune di alcun genere, in nessuna materia comprese quelle scientifiche, allora sei a cavallo. Di contro, nel caso in cui avessi delle carenze in determinate discipline, è il caso di porvi rimedio prima di trovarsi con l’acqua alla gola.

È assodato, non è possibile aspirare a grandissimi risultati in poche settimane, ma con la giusta predisposizione mentale e l’impegno necessario, si possono fare grandi cose.

Fare delle sessioni di studio di gruppo

Partiamo dal presupposto che non tutti riescono a studiare in gruppo, non sono strutturati per poterlo fare, preferiscono ritirarsi nel proprio “eremo” e ripetere in solitudine. Legittimo.

Se però le sessioni di studio di gruppo si sono rivelate utili, non esiste momento migliore per ripetere questa esperienza. Soprattutto per la memorizzazione di teoremi e formule, talvolta interrogarsi a vicenda può rivelarsi una strategia vincente che, in vista dell’esame di maturità, deve essere sfruttata.

Controllare le prove d’esame passate

Dare un’occhiata alle prove d’esame degli anni passati è un argomento ancora oggi dibattuto. Non sono pochi gli studenti che evitano di guardarle, perché pensano siano superflue nella considerazione del fatto che sia difficile possano uscire di nuovo, soprattutto le più recenti.

In realtà nulla deve essere dato per scontato, soprattutto per quanto riguarda le prove di indirizzo. Non esiste infatti nessuna certezza che, anche se sono passati solo 2 anni, alcuni argomenti non possano riaffiorare di nuovo.

Inoltre, tornare sulle prove passate, può essere considerato come un valido esercizio per prepararsi, aiuta a capire come si svolge una traccia e dà la possibilità di mettersi alla prova, auto-testandosi in una potenziale sede d’esame.

Usare gli schemi per ripassare

Una volta terminato lo studio di una materia, abbozzare degli schemi e delle mappe per ripassare è un processo comodo per agevolare la memorizzazione delle nozioni apprese.

Si tratta di una metodologia estremamente utile ed efficace che, visti i buoni risultati di cui si fa portavoce, potrebbe accompagnare gli studenti anche durante il percorso universitario.

Ripetere ad alta voce

La prova orale dell’esame di maturità, si sa, può durare anche un’ora. Non tutti gli studenti, davanti a questa evenienza, sentono di poter affrontare la cosa a cuor leggero, poiché – durante gli anni scolastici – non capita spesso di venire interrogati per un tempo così lungo.

L’esercizio migliore da fare in questo caso, è esercitarsi a parlare ad alta voce, ripetendo gli argomenti appresi davanti ad una platea: amici, genitori, fratelli. A te la scelta, l’obiettivo è uno: acquisire sicurezza e dimestichezza, per affrontare l’esame orale con più tranquillità.

Creare una tabella di marcia

Lo step della tabella di marcia, quando si organizza tutto il programma da studiare, è un ausilio ulteriore a non perdere di vista tutto il lavoro da affrontare.

Così facendo, si suddivide lo studio nei giorni prestabiliti, accertandosi di lasciare almeno un giorno completamente libero, per riposare il cervello.

Stare a debita distanza dai ritmi troppo serrati e dalle nottate sui libri, è necessario arrivare piuttosto riposati il giorno dell’esame, altrimenti la stanchezza potrebbe influenzare la resa finale della prova.

Su come affrontare la maturità scientifica abbiamo detto tutto, per ora: non ci resta che augurarti buona fortuna!

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Credits Immagine: DepositPhotos / Wavebreakmedia


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