Come correggere la tesi di laurea?

Lavorare sulla tesi è frutto di un’attenzione certosina nei dettagli e nella compilazione in senso globale, cercando di rispettare tutte le regole necessarie da cui non si può prescindere. La correzione fa parte di questa procedura: spesso è una fase noiosa e laboriosa soprattutto quando – per una svista – è necessario dover tornare su alcuni punti.

In aggiunta, rientra nelle probabilità l’intervento del relatore che – una volta passata in rassegna la tua tesi – potrebbe ritenere opportuno modificare alcuni contenuti per migliorarla.

La revisione della tesi e il controllo ortografico relativo, è un aspetto fondamentale per assicurarsi di confezionare un lavoro finale impeccabile e degno di nota. Per riuscirci, entrano in soccorso gli strumenti di Word e Open Office che danno la possibilità di controllare che tutto lo scritto sia corretto, ma talvolta non bastano solo quelli.

Come si fa allora a correggere la tesi di laurea in maniera ottimale? Sei nel posto giusto per capirlo.

I consigli per correggere velocemente la tesi

Partiamo dal presupposto indispensabile che, se vuoi essere certo di poter ottenere un buon risultato, avrai bisogno di un quantitativo di tempo e di concentrazione piuttosto notevole. Non puoi infatti pretendere di non inciampare in eventuali errori, se ti riduci all’ultimo minuto, a ridosso della seduta di laurea. Per questo, dovrai procedere in maniera graduale e organizzata. Ecco alcuni suggerimenti salvavita.

Quali sono gli errori più comuni

Prima di acquisire il metodo corretto per evitare di incorrere negli errori, proviamo a capire quali sono quelli più comuni in cui ci si può imbattere in corso d’opera:

  • Lapsus e altri errori di distrazione: vittime spesso di stanchezza e scarsa attenzione, non è inusuale che si scriva una parola al posto di un’altra. I lapsus e gli errori di distrazione in senso lato sono quelli tra i più frequenti in assoluto;
  • Informazioni concettuali sbagliate: questa tipologia d’errore può sopraggiungere quando non si presta la giusta attenzione alle fonti e si riportando, di conseguenza, dei concetti sbagliati che non sono stati verificati;
  • Traduzioni approssimative: è l’errore che si origina quando si riportano erroneamente delle parole straniere, il cosiddetto fenomeno chiamato mispelling. Per ovviare a questo rischio, si suggerisce di attivare il correttore automatico inserendo la lingua in questione al vocabolario;
  • Errori tipici di formattazione: questo insieme include gli accenti, la punteggiatura o le ripetizioni più frequenti. Anche i doppi spazi sono considerati errori.
  • Inesattezze grammaticali: rientrano in questa nutrita schiera sia gli errori ortografici che quelli sintattici, spesso ravvisabili in singolari e plurali sbagliati o nella mancata concordanza tra aggettivi e sostantivi.

Le strategie per correggere la tesi ed evitare gli errori

Il suggerimento universale che dovrebbe essere seguito, al netto di strategie da mettere in pratica, è uno e assoluto: procedi con calma, non correre. In questo modo, la probabilità di sbagliare si riduce in maniera drastica e potrai dormire sonni tranquilli.

Sul fronte strategico, invece, esistono delle tecniche da usare per correggere la tesi. Tra queste si evincono:

  • Stampa ogni singolo capitolo senza farlo tutto ad una volta: si tratta di un segreto validissimo che è dispensato da qualsiasi editor preciso e impeccabile. Se si procede per gradi, sarà più agevole tenere d’occhio pochi errori alla volta;
  • Dai la giusta fiducia ai correttori automatici: purché utili e talvolta indispensabili, i correttori automatici non possono mai raggiungere il livello di elaborazione di una mente umana. Tienilo sempre presente;
  • Leggi il testo dal principio: anche nel caso in cui volessi concentrare la tua attenzione su un singolo paragrafo, rileggere tutto il testo dall’inizio può aiutarti a valutarne il significato complessivo e ad individuare eventuali errori di battitura che possono essere diffusi in parti diverse della tesi;
  • Usa temporaneamente un font diverso: con questa strategia, potrai correggere gli errori usando un font diverso da quello prestabilito, così da tenere sotto controllo le modifiche effettuate e rivederle nel loro insieme.  Può andar bene anche utilizzare un colore diverso: l’importante è che si noti la differenza, così da poter distinguere il testo rivisto da quello ancora “in progress”.
  • Fai leggere la tesi ad un’altra persona: un ottimo modo per individuare gli errori è “estraniarsi” il più possibile del proprio lavoro. Per farlo, puoi coinvolgere una o più persone nella lettura della tua tesi. Una persona esterna al tuo lavoro sarà più propensa ad individuare errori o a segnalarti delle inesattezze all’interno del tuo scritto.

Ora non ti resta che metterti alla prova e iniziare a correggere la tua tesi di laurea.

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Credits Immagine: DepositPhotos / Elnur_


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