Diventare un ingegnere a Roma con Unicusano

Potete avere progetti di vita diversi. Potete sognare futuri distanti tra loro. Ci sono delle strade però che sono univoche e sono quelle che dovete imboccare se agognate di diventare un ingegnere a Roma. Il mestiere di per sé ha tantissimi sbocchi e di certo il mercato del lavoro non rimane indifferente a certe competenze ma si tratta di materie ostiche che affronterete in lunghi anni di studi. Non buttate il cuore oltre l’ostacolo. Ragionate e prendete tutte le informazioni di cui avete bisogno. Uno strumento come l’orientamento vi aiuterà tanto in tal senso ma di base il miglior supporto che potrete avere sarete voi stessi. Come? Prendendo tutte le informazioni di cui avete bisogno attraverso questo post e, più in generale, attraverso le opportunità didattiche che sulla capitale vi offre Unicusano. La mission aziendale dell’Ateneo è mettere le vostre esigenze (siano essere di studenti o di genitori di futuri studenti) al centro dell’offerta didattica e in discesa e darvi conoscenza è la partenza, il pavimento su cui camminare in tal senso. Curiosi? Sarebbe assurdo il contrario. Ecco qualche importante nozione sul tema.

Un ingegnere a Roma, seppur con Unicusano, fa un po’ ridere perché sembra il titolo di una commedia di Alberto Sordi. Il discorso, invece, è molto più complesso e merita la vostra attenzione essendo voi i diretti interessati o, per lo meno, i genitori che si stanno preoccupando del futuro dei diretti interessati. Partite in questo viaggio sul tema con la tranquillizzante consapevolezza che tutto quello che non emergerà da questa mini-guida edita sul blog universitario della città di Roma potrete chiederlo attraverso l’apposito form che vi mette in condizione di farci domande senza filtri e senza limiti. Ora che ci siete dentro, potete comprendere insieme a noi cosa voglia dire prendersi questo titolo di studio.

Studiare ingegneria meccanica

La prima strada che si accende nell’immaginario collettivo è la costruzione e, più nello specifico, la costruzione di un motore. E’ ovvio che si tratta di una semplificazione oltre ogni limite ma non dimentichiamoci che in fondo alle leggende c’è sempre una verità. Qua la verità è che l’Italia è ancora il paese della Fiat e che la produzione di automobili è un mercato che, nonostante la crisi, tiene alta la barra dell’occupazione.

Imparerete la progettazione meccanica attraverso le tecniche del disegno e della simulazione numerica ma soprattutto imparerete a mettere nero su bianco il vostro know-how all’interno di un contesto aziendale reale con elementi di costi e ricavi e variabile umana.

Esami ingegneria gestionale

Questo passaggio è clou nel tema perché lascia intuire la forza dell’offerta didattica del nostro Ateneo. In mezzo alle diverse specializzazioni di questa storica facoltà di Ingegneria Gestionale, ce n’è una moderna e poco nota che invece alletta il palato delle aziende. Perché qua si impara a costruire… il successo nel mercato. Attraverso materie che vi daranno competenze di fisica, termodinamica applicata, informatica e sistemi elettrici per l’energia, verrete formati ad avere una visione di insieme del funzionamento della macchina aziendale in modo che sappiate individuarne i mal funzionamenti e, soprattutto, le strade per migliorarne le prestazioni.

Cosa studia un ingegnere elettronico

Si tratta di una delle specializzazioni più note ed apprezzate della facoltà. Negli anni è molto mutata e una realtà come la nostra non poteva non considerare che la materia di base, ancora attuale, abbia però subito sensibili update. Oggi i corsisti di questo iter didattico sono in grado di mettere in pratica le nozioni elettronico-aziendali alla tecnologia informatica e agli sviluppi presenti e futuri che essa offre. Ecco perché la figura neo-laureata di questo tipo è molto ambita. Saper mettere le mani in temi così complessi è tutt’altro che comune e richiede grande capacità di studiare matematica, fisica e quantistica.

I lavori più richiesti

Il mercato del lavoro non va verso la specializzazione, è già al suo interno. Chi sa far tutto non sa far nulla. Le nicchie sono l’unica salvezza per un vostro impiego e il discorso generico non vale meno quando si entra nello specifico della facoltà. Ecco perché, oltre ai passaggi già esposti, esistono delle branche nuove molto ambite che vi possono dare know-how nuovo per questo paese e quindi competitivo. Qualche esempio vi schiarirà le idee su come e dove stia andando l’Ingegneria moderna:

  • Agroindustriale;
  • Biomedica;
  • Anti Sismica.

Tutte voci già attive in paesi europei qualche gradino più avanti di noi e ancor più negli Stati Uniti. Per farvi capire che non è impossibile “staccare un biglietto” per l’estero anche solo impostando bene i propri studi accademici.

Va da sè che le opzioni di un ingegnere a Roma siano davvero tante. Non fate tutte le scelte da soli. L’esperienza di chi vi vuole bene e del tutor, che per lavoro (e per indole personale) deve e vuole aiutarvi, potranno indirizzarvi verso il canale adatto alle vostre caratteristiche. Presi per mano potrete così pretendere ed ottenere molto da voi stessi e, di riflesso, dal modo in cui il mondo del lavoro dovrà accogliervi. Se la vita è uno specchio, iniziate a sorriderle già dalla vostra formazione.


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